Parquet tutto quello che devi sapere
- Fantasticasa
- 26 nov 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Hai scelto di mettere il parquet come pavimento di casa, e ti sei accorto che il rovere ha costi molto diversi a seconda del produttore. La marca che costa di più giustifica il costo maggiore con una questione di qualità? Ci sono davvero differenze importanti sulla qualità? Qui cercheremo di spiegarti quali sono le differenze che puoi trovare tra un prodotto di qualità e uno che guarda al prezzo.

Partendo da questioni salutari, la prima differenza: il parquet di qualità NON contiene al suo interno il pentaclorofenolo, pericolosa sostanza chimica. Guardando la scheda tecnica del prodotto che ti piace troverai un riferimento esplicito a questa sostanza. Un’altra cosa a cui guardare è la provenienza del legno: questo perché se arriva da zone che hanno avuto a che fare con inquinamento nucleare, potrebbero conservare al loro interno una certa radioattività. Possiamo stare sereni se troviamo un rovere proveniente da Francia, Slavonia (Croazia), Scandinavia. Dopo aver tagliato un tronco, il passaggio successivo è la lavorazione e la finitura superiore. Alcuni produttori, per risparmiare, preferiscono far eseguire uno o più di questi passaggi in Cina. C’è chi sostiene che gli standard di sicurezza per i dipendenti in Cina siano gli stessi che in Europa, così come la qualità delle vernici utilizzate, e chi no. Ma una cosa penso sia oggettiva e inconfutabile: sicuramente non è una scelta che tiene conto della sostenibilità. Se un pavimento deve fare il giro del mondo due volte per essere venduto, stiamo sprecando tante risorse e inquinamento. Potresti riconoscere il parquet d’importazione cinese per la sua lunghezza: 186 cm è la lunghezza perfetta per ottimizzare gli spazi nei container, spesso quindi ha lunghezze simili a questa. Altro indizio può essere la contro bilanciatura nei parquet multistrato: spesso viene fatta in pioppo. I produttori di qualità cercano di comunicare con la massima trasparenza la provenienza del loro rovere (infatti le aree europee che ho citato prima fanno riferimento alle foreste utilizzate dal più grande gruppo europeo e dal più importante produttore italiano), nonché la qualità delle vernici che utilizzano per la loro produzione. Ma la questione salutare non è l’unica differenza tra un produttore di qualità e uno più economico.
La sostenibilità è un’altra differenza sostanziale. Le aziende possono avere tutta una serie di certificazioni che riguarda la loro filiera produttiva, tra cui FSC, PEFC e Blue Angel. Queste certificazioni servono a garantire il modo di lavorare del produttore, per garantire che guardi all’ambiente e non solo al suo business in modo egoistico.
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